Biografia

don germano pattaro

Nato a Venezia il 3 giugno 1925, don Germano Pattaro fu ordinato sacerdote il 25 marzo 1950; svolse tutto il suo ministero pastorale nel Patriarcato di Venezia. Nel 1953 fu nominato assistente diocesano della Fuci (prima maschile, poi dal 1957 femminile); in quello stesso anno iniziò presso il Seminario Patriarcale il compito di insegnante di Teologia fondamentale, Patrologia, Ecumenismo e Storia della teologia, compito che conservò fino a qualche mese prima della morte. Dal 1961 fu assistente diocesano del Movimento Laureati di Azione cattolica. Per moltissimi anni fu insegnante di religione al liceo classico “Foscarini” di Venezia: in questa veste contribuì alla formazione di intere generazioni di giovani veneziani, non soltanto cattolici.

Nel 1954 cominciò ad animare gruppi di spiritualità familiare, nella parrocchia dei Carmini; nacque così la sua ricerca nell'ambito della teologia del matrimonio, stimolata dall'incontro con donne e uomini con i quali avrebbe instaurato rapporti durati a lungo.

Nell’ambito dei gruppi di spiritualità familiare nel 1962 nacque la sua amicizia con il pastore valdese Renzo Bertalot e prese inizio il suo impegno ecumenico vero e proprio, che si è alimentato dall’incontro con p. Paul Couturier e dalla frequenza dei corsi tenuti a Basilea da Karl Barth.

Nel 1963 don Pattaro incontrò Maria Vingiani, fondatrice del S.A.E. (Segretariato Attività Ecumeniche); nell’anno successivo tanto don Germano che il pastore Bertalot vennero da lei invitati alla prima sessione ecumenica nazionale alla Mendola, iniziando la loro collaborazione con il S.A.E. come consulenti nazionali. Ebbe inizio in tali occasioni quello che sarebbe diventato un impegno dominante per don Germano come dimostreranno la sua partecipazione, nel 1974, alla sessione di Fede e Costituzione del Consiglio Ecumenico delle Chiese ad Accra nel Ghana, l’animazione ed il sostegno ai dialoghi bilaterali “Anglican Roman Catholic International Council” (A.R.C.I.C.) presso la casa Cardinal Piazza a Venezia, gli incontri, i gruppi di studio, i suoi numerosi scritti incentrati sull’ecumenismo.

Negli anni settanta il suo impegno di insegnamento si ampliò ulteriormente: alla sua docenza in Seminario a Venezia, si affiancarono quelle presso lo Studio teologico dei Cappuccini alla Giudecca, all’abbazia di Santa Giustina a Padova, all’Università internazionale dell’arte di Venezia, alla Scuola di perfezionamento in Filosofia e di preparazione all’insegnamento filosofico di Roma.

Uomo di profonda e vasta cultura, nella sua attività di teologo ha mantenuto sempre vivo il confronto con la cultura “laica”. Partecipò ai colloqui organizzati da Enrico Castelli negli anni ‘70, cui prendevano parte fra i più importanti teologi, filosofi e uomini di cultura.

Fu nominato presidente della Fondazione Querini Stampalia dal 1972 al 1986; mettendo in campo le sue conoscenze internazionali, collaborò alla realizzazione della Biennale del 1977, dedicata al dissenso negli stati comunisti, di cui coordinò la sezione sul dissenso religioso.

Don Germano ha anche dato un prezioso impulso alla nascita e alla vita della Commissione diocesana per il matrimonio e la famiglia del Patriarcato di Venezia. Nello stesso tempo, ha sempre dato al suo ministero pastorale un forte radicamento popolare, che gli veniva anche dall’aver sempre vissuto in uno dei quartieri “popolani” della città.

È morto a Venezia il 27 settembre 1986, dopo una lunga malattia vissuta in un’intensissima dimensione di fede, lasciando un’ampia biblioteca attorno alla quale si è costituito in Venezia il Centro di studi teologici a lui intitolato.

 

Come ulteriore documentazione è possibile consultare l’articolo di Ugo Sartorio “Don Germano Pattaro pioniere dell’ecumenismo” pubblicato in “Messaggero di sant’Antonio”, 2006, n° 1224, pp. 48-53. L’articolo è scaricabile dal sito: www.messaggerosantantonio.it.